lunedì 6 ottobre 2008

eh, no eh

Ecco. Uno di sera, dopo 12 ore chiuso in una redazione, va a riprendere la bici e nel cestino ci trova questo biglietto, inizialmente scambiato per chissà quale corteggiatore segreto che lascia missive romantiche e misteriose (macchèèè!!). In via Santo Stefano ci sono due pali. Su tutta la via. Io la mia Midori piena di adesivi verdognoli, con il cestino bello bello, la lego al palo..vicino a qualche motorino, ma non potevo immaginare desse fastidio. Domani risponderò attaccando un altro foglio.

Che poi è stata una giornata abbastanza mesta (il seguito di ieri) e segnata dall'inconfutabile legge di Murphy..dal distributore di schifezze che si incastra e devi buttarci due euro per ritrovarti quattro pacchetti di taralli che alla fine fai sparire in men che non si dica. Alla stronzata scritta sul giornale di domenica, che comunque porta la mia firma (dopo un occhiello sul maestro unico che avrà fatto arrabbiare non poche insegnanti e mamme). Fino ad arrivare ad una serie di mail che ti fanno girare i coglioni e non ti rappresentano e qualcuno parla di cazzi duro, nazionale di calcio e la poca voglia di fare dei collaboratori romani. Oppure le classiche frasi corredate di gesti che non avresti MAI dovuto dire e fare, ma che il tuo corpo e soprattutto i tuoi occhi non riescono a filtrare. Oppure..tre ore passate all'Inferno Ikea per tornare a casa con quattro lenzuoli, tutti con gli angoli...ma dai. Ora sto dormendo dentro sacchi ricorsivi, con sopra il sacco piumino svedese che però alla fine è bello e sta benissimo sopra il mio lettone nuovo gigantesco, unito dai due lettucci lasciatemi in eredità, qui a via Paolo Fabbri.

Posto un po' di foto così raddrizziamo la giornata, vah.





Questa è la band di via Broccaindosso. Una taverna dove dei signori con la passione del rock e del classic rock si riuniscono ogni venerdì sera per suonare.
Accesso libero in un posto pieno di libri vecchi, con sedie e poltrone vecchie, dove ti porti vino, apribottiglie e bicchieri e gozzovigli. Fantastico.





Questa è la prova della serata... in compagnia della collega mll che spronava a lasciare messaggi sospetti sul guest book su cui il giorno dopo chiedeva anche aggiornamenti...ma giudicando dalle facce delle due avventrici, direi proprio che un bicchiere di vino riesce a strappare un sorriso ma non un email...eheheh







Via Paolo Fabbri, in versione extended.

Quando una se ne andrà a Bristol farò un casting durissimo..(sigh!)
Per ora ci abbandoniamo a crisi isteriche e nevrosi collettive che sono sfociate nell'incolonnare santi&co nel montaggio (non finito, chiaramente) dei fottutissimi mobili ikea.





E quindi, come disse un simpatico cronista avanti con l'età ad una giovane fanciulla, non ci crede nessuno alle zavorre sentimentali. E infatti ha ragione..:-)







2 commenti:

Mrzina ha detto...

Ti ricordi che mi dicevi dentro la Maison du Monde, a Parigi, più o meno tre o quattro vite fa!?!?

Anonimo ha detto...

io piumone ancora no... ieri però sono passato da una coperta di ciniglia a un'altra tipo lana
caprina argentina.. mah...

poca voglia di lavorare dei collaboratori romani? a chi !!!

bella schè

marcello