mercoledì 3 dicembre 2008

mei (may I?)

Anche il mei quest'anno è andato. Solita inutilità, spenderei poche parole su quello che significa 'indipendente' nella musica italiana, per lo meno agli occhi dei profani.

In ogni caso, la due giorni è stata divertente, dal punto di vista umano..risate, un albergo malandato che non aveva neanche i riscaldamenti funzionanti, vino, coca&rum (stavolta sì), chiacchiere, qualche concerto degno di nota a Indiependulo e molti sorrisi.



Parte dei compagni di viaggio


Nel frattempo, devo scegliere i cinque soliti dischi dell'anno, e quest'anno non è facile. Per ora mi riservo del tempo per meditarci su, mentre per i concerti i 3 che segnalerò li ho già in mente.


Dal 15 dicembre torno a Roma....fino al 9 gennaio. Chissà.
Il problema più grande, che non c'entra con la vita di oggi nè con il lavoro e le ennesime mancate ferie, è che passare Natale a Roma sarà dura. Visto il precedente natale capitolino, nel 2006, che mi vedeva passeggiare allegramente per il mercatino a Piazza Navona, a farmi brillare gli occhi da manga e a farli trasformare in cuoricini fluttuanti.
Il Capodanno al Circolo in condizioni ridicole, dopo esserci addormentati sulla soglia del portone della casa Savoia che fu.
Il Caravaggio.
Venezia.
I regali della Befana sotto il letto.
Gli orecchini, i dischi, le foto.
Le foto.
La fontana delle 4 tartarughe nel ghetto.

E così via.

Ma, come sempre, io non ho sentimenti solo sensazioni e mi stanco solo di chi mi sta addosso, perciò...sticazzi. (anche se prima o poi dovrò metabolizzare, piangere, strapparmi i capelli, urlare)

Comprerò una mela candita e una befana che ghigna illuminandosi. E poi salirò al Campidoglio e guarderò i fori. E penserò alla vittoria dei Mondiali.


Ever since that night we've been together.
Lovers at first sight, in love forever.
It turned out so right,
For strangers in the night.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Echi maledetti, che squarciano i cuori un po' di tutti, maledetti cuori, maledette canzonette, foto vecchie e maledette.

Maledetta l'onda grossa, che ti piglia dove sei, come riesce solo lei.
Che diventi tutt'a un tratto un milione di pensieri, sei miliardi di dolori, che ti senti come avessi tutto il mondo maledetto dentro il petto.
E nel giro di un momento ti ritrovi solo e spento e quel mondo maledetto che ti senti sempre dentro da di fuori sembra solo
uno triste in punta al molo

Porlock ha detto...

hai citato Post !!!! allora piace anche a te !

ho transitato anch'io al MEI, con amici, non ne vado pazzo. non tanto per il discorso e/o la polemica che si può fare sul concetto di musica indipendente. più semplicemente non amo le manifestazioni contenitore. sopratutto in musica.

però ne ho approfittato per vedere gli Assalti Frontali, e di musica pop carina mi sono visto Le man avec le lunettes.

ciaoooooo