venerdì 19 agosto 2011

Mondi Paralleli

"Bruciati in una giornata oltre 300 miliardi di euro".

Le Borse stanno crollando, ogni giorno sempre di più. Ma questo satanico meccanismo per cui in tutto il mondo si decide di vendere-vendere-vendere, di corsa ché arriva la recessione, mi sembra ormai uno spettacoli degno di Monopoli. Nessun soldo viene mosso, creato o distrutto: tutto è virtuale. Staccato dalle bollette da pagare ogni due mesi di comuni cittadini che magari hanno un negozio e vendono merce comprata in Cina, dagli stipendi che l'imprenditore deve pagare agli operai che fabbricano un pezzo per le macchine Fiat. Fiat che ieri, ricordiamocelo, ha perso qualcosa come l'11%.

All'operaio, gliene frega assai se Fiat crolla a Piazza Affari. Quando mai la vedrà, sta Piazza Affari? MAI.




La finanza è un mondo parallelo, che usa soldi virtuali, popolato da genti appendici dei loro pc e smartphone. Tutti lì a vedere che aria tira e a muoversi in fretta, come se fosse poker o qualsiasi altro videogioco.

Il sistema collasserà. E pensate che una parola di Obama o di Sarkozy, che dicono "Ma no, non siamo in recessione cari amici. C'è solo una ripresa lenta", bastino a calmare le acque? No, i videogiochi vanno avanti.

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