sabato 3 marzo 2007

Ragazzi Giovani


Stasera, al solito Circolo degli Artisti.



Junior Boys. Che poi, io non sono così elettronica normalmente, ma è ovvio che se è sabato e non c'è niente di bello da fare, andare al Circolo a sentire un qualsiasi gruppo è sempre un piacere, soprattutto quando le alternative sono davvero poche. Hanno dei bei pezzi, sicuramente, ma forse per i miei gusti sono anche troppi calmi; non ho l'ultimo disco, però, dunque non posso fare troppe diquisizioni.

Questa città, in ogni caso, diventa sempre più piccola. Per quanto mi sforzi di vederla sotto altri punti di vista, con uno sguardo sereno e disteso, la dimensione gigantesca delle sue strade e dei suoi quartieri non è affatto proporzionale alla casualità con cui puoi incontraci delle persone, dentro.

Da qualche settimana Repubblica.it non fa altro che pubblicare dei piccoli box sulla Nuova Zelanda: dal calamaro gigante alla parata di attrici porno in topless. Ogni giorno c'è un riquadro piccolo piccolo che mi ricorda che l'amata Perù è a 11 ore di distanza temporale, e non so quanti mila chilometri di distanza fisica. Vive nel futuro, nonchè nell'altro emisfero terrestre. La distanza, sempre lei. Ho scoperto che parlare attraverso un aggeggio come Skype può essere divertente quando non senti una persona da tanto tanto tempo e magari questa persona vive davvero lontano. Quando però ci devi far stare in piedi un rapporto, su Skype, perchè ti sei rotto le palle di comprare le schede europee da 6 euri e preferisci risparmiare e prenotare presto un low-cost, le cose si complicano. Non si può parlare con lo schermo di un computer, cazzo. E io mi sono stufata...quant'è bello alzare la cornetta e dire: ci becchiamo alla Société Lutèce per una birra e poi vediamo che fare..dormi da me stasera? E invece no! Invece....vaffanculo.

Venerdì arriva P., appunto.

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