domenica 15 aprile 2007

Una domenica, a Roma---

Eccoci qua. Vacanze di Pasqua finite, agnello ormai digerito da qualche giorno, uova di cioccolato che ancora girano per casa e sono addette al richiamo della tentazione. Nel frattempo, belle passeggiate in montagna e belle passeggiate al mare, il sole che finalmente è uscito allo scoperto, il caldo che ci permette di tirare fuori le giacchettine leggere e ci toglie tanti dubbi sul come vestirsi la sera, a cipolla o no.

Si torna a Roma. Realizzo che mi mancano pochissimi giorni. Mail Boxes etc etc etc etc mi aiuterà a portare via TUTTE le mie cose da questa casa, da questa stanza, da questa città. Ovvio che mi sta prendendo un po' di panico misto a tristezza misto a dubbi sul futuro. Però, poi, vedo che tanti interessi cozzano ormai contro quelli delle persone care. Tante sere passate in compagnia rischiano di diventare sempre uguali a se stesse. Mi manca tanto una persona vicino...e allora, basta. Si va. Magari si torna, non so..ma per ora Roma non ha quasi più nulla da darmi. Davvero.

Appena sono arrivata in questa città, ero spaesata. Completamente persa in questo ginepraio di vie, strade, persone, macchine, motorini, cose che non funzionano. Ho visto che la redazione del Mucchio Selvaggio era vicino a casa mia...e sono stata tre mesi per un simil tirocinio che mi ha dato la carica in tante cose e mi ha fatto capire anche di più.

Arcade Fire, Mars Volta, Rufus Wainwright, Bloc Party, Calla, Antony and the Johnsons...

Poi è finita una storia importante, tra lacrime e follia. Periodo assurdo in cui condividevo una stanza minuscola con una persona che tuttora mi è vicina, ma in una casa diversa e con camere separate, finalmente. Intenso girovagare, cercando di riprendersi come si poteva...è arrivato Rockit, è arrivata la musica per tutta la settimana, è arrivato il gospel. Intenso girovagare, davvero. Tanta musica, ma forse mai abbastanza.

Marta sui Tubi, Sondre Lerche, Damien Rice, Sufjan Stevens, Amari, Baustelle, dEUS, Yuppie Flu, Grazian..

C'è stato Arezzo Wave, che mica lo sapevo che sarebbe stata l'ultima edizione prima dell'Italiawave. Tre giorni incredibili. Le stagioni boreali, fumare e bere, mangiare la faraona con le cipolline appena svegli, sorridere tanto. I mondiali. Nonostante le caviglie gonfie e la circolazione che conferma che il tuo fisico è da buttare, ipocondria a parte. Ormai il recupero è terminato, ave ave.

The Smiths, Talking Heads, Non Voglio Che Clara...

Settembre. Esami finiti. Ennesimo trasloco, in una casa finalmente bella. La consapevolezza di passare due emsi fuori da tutto, fase finale del recupero con ritorno in luoghi sospetti, in tempi non più sospetti. Madrid, 11 marzo..tesi... Due mesi di quelli che ti cambiano la vita. Continuo a sostenere che è merito del cambio di capelli, la frangetta, il taglio decisamente innovativo dopo anni di originalità pari a zero. Due mesi di belle magie e spensieratezza, di baci sotto al sole e dentro i posti, le otto del mattino senza sonno, in una camera squat che più zozza non si poteva.

Dashboard Confessionals, Peaches, The Divine Comedy, Maximo Park, !!!, Postal Service, Fito y Fitipaldis, Ojos de Brujo, La habitacion Roja, Flaming Lips, Javier Ruibal, Joaquind Sabina...

Laurea. Berlino. Madrid-Roma. Inizia la fase più dura. Zero prospettive. Dubbi. Decisioni prese a metà. Roma-Madrid. Montegranaro che opprime o purifica, a seconda degli umori. Continua a esserci Rockit. Continuo a scrivere, ad ascoltare, a conoscere. Bene così ma...le mie giornate chi me le riempie? Chi è che mi dice che alle 10 devo essere da qualche parte? No, l'inverno troppo in casa non fa bene alla salute.

TARM, Carpacho, Franklin Delano, Amore, Fake P, !!!...

Eccoci qua. Si parte. Roma Addio, come direbbe Remo Remotti. E' domenica mattina, ho appena fatto colazione e di là ci sono 10 scatoloni e una valigia grande. Tutto ritorna a Montegranaro, è ora di buttare qualcosa in sei anni di girellare per l'Italia e non. Proxima parada...speriamo bene. Speriamo bene, davvero...qui si deve rischiare, lo so. Troppo semplice restare qui, a casa, davanti al mio Mac.

Grazie Roma.
Ciao Casa Savoia.
Ciao Circolo degli Artisti.
Ciao Mimmo (il bangla sotto casa).

Ciao Casa Tempesta..occhio al nuovo coinquilino. Non avrete mai più una che non sa cucinare ma pretende di farlo. Buahhbuahh buahhahah!!


Ma magari ad ottobre torno, chi lo sa...

3 commenti:

Anonimo ha detto...

buon viaggio, Sara, buona nuova avventura :-)

liztamy ha detto...

e non ti ho neanche salutato..
ma fra tutta questa musica rimane la chiave di violino (era quella?ah la vecchiaia) a tenerti sulla pelle un altra cittàricordo.. ciao sasi, buon viaggio. Un pò alla lontana.. ti starò vicina. E poi..che dire? che vale sempre la pena rischiare?? Claro que si
hasta luego

Anonimo ha detto...

il giorno dopo (o il giorno dopo il giorno dopo) resta lo spaesamento... la sensazione che i concetti di lontananza e vicinanza siano confusi. in bocca al lupo sara, ce la stai facendo... e appena ti sistemi io sono lì ;)