domenica 6 maggio 2007

Le differenze culturali..mah.

E che ci faccio una domenica pomeriggio di sole a casa, a vegetare davanti al mac, al mio solito?

La risposta più comprensibilmente veritiera e empaticamente accettabile si racchiude in poche lettere, una parola sconosciuta al vocabolario italiano, che sintetizza bene una condizione mentale e fisica:

resaca

"Postumi della sbronza" non ha lo stesso impatto semantico. Decsiamente no.
Che poi ho bevuto numero 2 copas, ossia 2 coca e rum.
Neanche tanto...eppure ero cotta, stordita, stranamente iperattiva alle 6 del mattino, con ancora voglia di ballare (o fare finta, che dir si voglia) sul cubo insieme al gruppetto di amiche di sempre, ormai abituate a vedermi in giro per Madrid, partire, tornare, arrivare, cercare casa.

Domani inizia la prima settimana vera, senza ponti, feste comandate e ostacoli vari alla mia ricerca di stabilità itinerante e dinamica, che forse mai troverò. Ho oramai abbandonato ogni speranza di capire le situazioni assurde in cui capito quotidianamente: si no puedes con ellos, ùnete a ellos, P. docet.
Vi faccio solo un esempio: tornare in una casa e trovare quattro materassi per terra, un cane impazzito, un furetto nella sua gabbia, una bimba di 1 anno e mezzo che alle due di notte è ancora tremendamente attiva e insonne, una ragazza di 18 in pigiama, la mamma della bimba dal Venezuela e una ragazza di 25 un po' rincoglionita ma con due palle così. Tutti buttati qua e là a bere limoncello, fumare porros, giocare col cane, tirare lo stesso peluche dalla bimba al cane e viceversa,...secondo voi è normale? Che poi, se ti morde un furetto non vaccinato dalla rabbia è un casino..povero P. Che ride. Vabbeh.

Raphaele, giustamente, ieri sera in preda all'alcol sosteneva che è come 3 anni fa, non è cambiato nulla. E' tornata pure Mariana dalla Colombia.

No. Non è uguale. Cristo...mica si può fare perennemente la vita dello studente...

Io ho deciso che voglio una vita tranquilla, un cane, un paio di figli, una cucina grande, la domenica coi pranzi familiari come se fosse la santa messa, qualche concerto ogni tanto, sport e soprattutto: silenzio. E non l'avreste mai detto, eh...l'iperattività chiama calma, ogni tanto. Poi avremo modo di romperci le palle anche di questo.


Sto ascoltando il nuovo delle scimmi artiche..non mi pare niente di fenomenale, caruccio.

Il 16 maggio suonano i Verdena a 400 metri da casa mia. Manco a farlo apposta. Bene.
Il 25 vado a Parigi per una maratona tour de force no stop dalla Mrzi.

Cristo..una a Madrid, una a Parigi e una dall'altro capo del mondo. Mica per essere ripetitiva..ma quand'è che ci mettiamo una pietra sopra, la piantiamo coi traslochi e ci stabilizziamo da qualche parte???? Mai. E verranno tempi peggiori. Lo so.

E comunque...io non mi riconosco più...a parte che sono sempre il solito bianconiglio è tardi è tardi è tardi...per il resto non mi riconosco più------ E forse è un bene.

Buon finale di domenica.


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