domenica 28 dicembre 2008

ok, è finito

Sfoglio l'agenda, tiro le somme di questo 2mila8.

Gennaio: si è operata Chiara..tutto ok. Prime settimane dell'anno a fare il caporedattore per gioco, stress e ultimi giorni in via Stalingrado. Bologna sa ancora di nuovo.

Febbraio: vado a Madrid, per un fine settimana da favola. Vivo tre settimane di delirio ospite in varie case. Poi, via Paolo Fabbri, finalmente. Dubbi sul da farsi.

Marzo: Madrid viene a trovarmi a Bologna, e rivedo follia mista a gioia. Vado a trovare Robertinha a SHANGHAI - viaggione.

Aprile: Faccio finta di dimenticarmi tutto. Mi mettono un pezzo su Repubblica. Divento pubblicista.

Maggio: Sclero con chi mi rompe le palle e mi entra nella mail. Inizia il caos stage e le prime serate alla Baracca, a Vicolo Bolognetti. Decido che fare per i prossimi 4 mesi.

Giugno: Esami, il Miami (!). I Radiohead. Le guarigioni. Casa e mare per una decina di giorni.

Luglio: Roma. Radiocor. Sonno perso e felicità liquida. Le inchieste per 24minuti, i consigli dei ministri infiniti. Mio cugino si sposa.

Agosto: come sopra..e Roma deserta e bellissima. I metalli e i cereali. Errori e ripensamenti. I weekend al mare. Il campo rom con la croce rossa.

Settembre: senza passare dal via, Repubblica. Scrivo, scrivo. L'economia. Bologna, bella a settembre e col sole. La festa dell'Unità. Le delusioni. La mia macchina.

Ottobre: scrivo, scrivo, scrivo senza sosta. L'Onda, noilacrisinonlapaghiamo, i colleghi, i pranzi, la stanchezza. La crisi.

Novembre: la scuola, la collaborazione. Le idee. L'economia. I lunedì. Ma intanto le ombre. Concerti, musica. La mia macchina. Il Mei. I Massimo Volume. La crisi.

Dicembre: stanchezza. L'incidente. La tristezza latente. Ho bisogno di ferie..e di nuovo Roma. La CRISI.


Ho fatto di tutto. Ho raggiunto tante mete, ho avuto tante soddisfazioni.

Però c'è ancora qualcosa che non va. C'è che manca condivisione. E poi ti ritrovi sotto casa alle 3 del mattino, con un freddo che ti entra dentro e non sai quando se ne uscirà, a parlare del prezzo della libertà. Un prezzo alto, che però abbiamo scelto di pagare.

La crisi però vuol dire anche selezione. Chi va meglio, chi lavora bene, chi merita andrà avanti.

I CINQUE DISCHI DELL'ANNO
Offlaga
Marta
Zen Circus
Kobenhavn Store
Blake/e/e/e

Molte le canzoni dell'anno...i concerti: i Radiohead su tutti. I brividi. Tra gli italiani, Yuppie Flu, Massimo Volume e la reunion dei Bluvertigo.


Chiudo l'anno a Roma, chi l'avrebbe mai detto. Chiudo l'anno facendo cose che l'anno scorso non avrei mai pensato di poter fare.

Ho bisogno di abbracci. Ho bisogno di stabilità. E sicuramente, tra gli altri propositi del 2009, c'è che devo essere tranquilla, serena, allegra. Perchè ho sempre la sensazione che mi stiano togliendo la terra da sotto ai piedi..ma non è così. Non è mai così.

2 commenti:

Porlock ha detto...

brava ti sei data da fare ! ... io coi dischi sono un po' fuori dalle novità. visto che mi sto ascoltando Miles Davis a rotta di collo !

come l'ultimo dei Marta sui Tubi ? i loro precedenti mi erano piciuti tantissimo ... fino ad ora Post rimane la mia canzone preferita.

ciaooooo.

PERU' ha detto...

non ci posso credere...hai fatto il riepilogo?!?!?!?!