lunedì 9 maggio 2011

Come un criceto che corre. Dentro una ruota.


Sapete, a volte uno si odia.
Perché manca il coraggio di avere le giuste pretese. Di aprire una porta, sedersi davanti a una scrivania e dire: guarda, una donna delle pulizie guadagna molto di più. Io invece vengo a fare l'elemosina qui. Ci muoviamo please?

Invece no, mille remore, mille problemi, mille voglie di fuggire lontano.

Non è timidezza. No no. E' proprio mancanza di coraggio, mista a paura di affrontare la realtà.
Meglio continuare a sognare no? Sì, farò la giornalista davvero, da grande. Avrò un computer, un telefono, un ufficio, colleghi simpatici che ti stimano con cui magari prendere un caffé, andare a pranzo e qualche volta fare un aperitivo.

Sogna, sogna. Intanto sei sempre nella tua stanza, incasinata come non mai, a far quadrare i conti di un budget risicatissimo. E ti sei pure aperta la partita iva, quindi la tua sede legale è proprio la tua camera da letto, accidenti.

Uno però non può passare la vita a reclamare quello che gli spetta.
Nè ad aspettare che le cose si aggiustino o che qualcuno ti chiami.

Forse mi sono un po' persa. O ho perso di vista obiettivi e mezzi per raggiungerli. Mi sembra che nell'ultimo anno e mezzo, però, le cose siano sempre allo stesso punto, solo allietate da qualche soddisfazione ogni tanto.

Non si vive bene così, proprio per un cazzo.

1 commento:

maria ha detto...

Non si vive bene per niente, Sara... io ho appena fissato un colloquio con uno di cui so già che ha chiesto "non è che questa, visto che è una donna, mi va in maternità?"...
Ci ci vede al MiAmi? forse riesco a esserci la domenica. Un abbraccio
mariz