Ho rinnovato il blog, ormai era troppo tempo che era così, sempre uguale a se stesso.
Mi riprometto di scrivere di più e, soprattutto, di scrivere di cose più leggere. Ma il momento non è esattamente solare, non per me ma per quello che c'è attorno a me.
Ho finalmente finito di leggere "Il mio nome è rosso" di Pamuk. E' stata dura, ma ce l'ho fatta. Un libro colto, ricco di citazioni, capace di mescolare l'aulico con l'infimo senza perdere minimamente la retta via. Però l'ho trovato poco coinvolgente: si deve scoprire un assassino, ma non si ha quella curiosità morbosa di arrivare fino alla fine. Non ci sono grossi colpi di scena e i momenti che più hanno stuzzicato la mia fame di lettura sono quelli che descrivono situazioni di vita quotidiana o l'ironia sottile che si nasconde nei gesti e nelle parole di una madre, giovane e bella come Sekure, che ha a che fare con una serie di personaggi caricatura e, buffissimi, con i suoi due figli.
Ho poi avuto una settimana terribile, tra febbre e mal di gola, e il "male" gastrointestinale che sta mettendo in ginocchio un po' tutti. E, nonostante la malattia, ho lavorato parecchio. Per fortuna che è successo quando fuori c'erano 40 cm di neve.
Bene, domani mi taglio finalmente i capelli. Le doppie punte spariranno, i capelli bianchi no.
3 commenti:
Carina la nuova veste grafica! Peccato che l'altro blog è caduto nell'oblio... ma soprattutto peccato che "Il mio nome è Rosso" non ti sia piaciuto! :-D
Mi piace la nuova grafica. W Pamuk...dovrei rileggerlo in realta`...Scrivi Scrivi
Quanto ad agilità narrativa, Pamuk non è esattamente il campione del mondo, però resta un grandissimo. Prova con 'Neve', sempre impegnativo ma secondo me più appassionante, molto legato alla Turchia di oggi.
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